Arriva sempre così, come un fulmine nella notte, la scomparsa di qualcuno a cui tieni davvero, anche se gli abbiamo stretto la mano una volta sola, quasi timoroso, in un fumoso club della fredda Norvegia. Tony Joe White ci ha lasciato. E non c’è dolore più grande che ricordare il suo ultimo disco, un capolavoro, o quello dei suoi ascoltato anni fa quasi per caso. Paludi e storie fangose, lacrime dolore ed ironia. Nessuno come lui sapeva entrarti dentro, un artiglio affilato sul cuore, una risata sarcastica lanciata contro la cattiva sorte. Ci rimangono poesie e storie di emarginati ad accompagnare le nostre serate solitarie. L’unico rammarico è che non ne troveremo più di nuove. Ci toccherà consumare i vecchi dischi, cercando di nascondere una incontrollabile lacrima. Vogliamo credere che non abbia sofferto, strappato da questo mondo da un infarto, mentre affranti riascoltiamo frettolosamente sul cellulare le sue canzoni, guardando l’Oceano spumeggiante in questa notte buia e solitaria. Un lungo viaggio con la musica come compagna, il mondo di certo non cambierà senza di te Tony Joe White, ma per noi sarà davvero un poco più triste e freddo..
Davide Grandi
Foto per gentile concessione della Yep Roc Records
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