The Cash Box Kings - Oscar's Motel cover album

Per rispondere alla domanda se sia possibile oggi suonare Chicago blues legato alla tradizione in modo credibile e non stantio, potremmo consigliare l’ascolto di quest’ultimo lavoro dei The Cash Box Kings, il loro terzo per Alligator. Il collettivo che ruota attorno all’armonicista Joe Nosek e al cantante Oscar Wilson, multietnico e multigenerazionale, raccoglie il testimone dai grandi del passato, con un disco volto a celebrare musica e vita.

Come ci hanno raccontato nel corso dell’intervista, hanno lavorato insieme alla composizione di queste canzoni nel periodo pandemico, recuperando ricordi di Wilson della sua infanzia nel South Side o scrivendo a sei mani un duetto con la sempre brava Deitra Farr, “I Can’t Stand You”, giocosa e ironica.

The Cash Box Kings: “Oscar’s Motel” il nuovo album

In “Down On The South Side”, punteggiata da una sezione fiati, la chitarra del veterano Billy Flynn, ottimo chitarrista formatosi col compianto Jimmy Dawkins, sembra citare Albert King. “Please Have Mercy” non potrebbe essere più classica di così, proviene infatti dal canzoniere di Muddy Waters (uscì come singolo nel 1952) ed è suonata senza batteria, in una versione diremmo quasi filologica, con Nosek walteriano all’armonica e ospite alla chitarra Jon McDonald. Molto centrata anche l’altra cover, “Pontiac Blues” di Sonny Boy Williamson II, stringata e con un gran lavoro di Kenny Smith alla batteria, una menzione la merita anche la giapponese Lee Kanehira al piano.

Non ci sono ripetizioni stilistiche,The Cash Box Kings si divertono a suonare anche “Hot Little Mess”, in pratica un R&B anni Cinquanta cantato e composto da Nosek, ancora con le sottolineature dei fiati o in una sorta di gospel/blues, “Nobody Called It The Bleus”, col contributo al canto di Cameron Webb.

Riprendono anche un pezzo di Billy Flynn, un ottimo slow blues, che ricordavamo giù in un vecchio disco dell’artista originario di Green Bay, Wisconsin, qui cantato in modo molto espressivo da Oscar Wilson. Scanzonato anche “I Want What Chaz Has”, scambio vocale tra Oscar e John Nemeth costruito sull’elenco delle qualità di Chaz, un loro amico e un tipo che suscita simpaticamente l’invidia degli amici.

Insomma una sosta, breve o lunga che sia, presso il motel di Oscar vale certamente una tappa; lui e i suoi sodali Cash Box Kings vi faranno passare più di un buon momento, senza mai annoiare.

Matteo Bossi

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