Cercavamo il musicista, trovammo l’uomo di Marino Grandi
C’era una volta… Potremmo ricordare così Robert Belfour (scomparso a Memphis il 25 febbraio scorso), ma rischierebbe di assomigliare a quei “coccodrilli” pronti per l’uso al prezzo di un tanto a parola. Ecco perché noi preferiamo sorridere di lui con lui. Siccome crediamo che ovunque sia il completo viola non lo avrà certo dismesso, come pure il cappello e la cura con cui cercava di accordare la chitarra senza quasi mai riuscirci (tempo previsto 30 minuti), ciò che ci mancherà sarà il suo Delta Blues mai canonico (e qui non riusciamo a sorridere) fatto di quell’energia, mai fracassona e autocelebrativa ma intrisa di emozioni, con cui “parlava” a noi, bianchi o neri che fossimo, venuti da lontano per ascoltarlo. Da parte nostra ci fu anche… [continua a leggere nel n° 130 – Marzo 2015]
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