Fuad (Fred) Bisthi aka Otis Grand (1950-2023) di origine libanese/americana, è stato un chitarrista, produttore, band leader, autore e compositore, una figura emblematica della scena blues. La sua personalità generosa e amichevole si è forgiata a contatto con culture musicali diverse, tra le quali ha saputo operare una sintesi, in una carriera purtroppo interrottasi troppo presto. John Stedman, boss della label londinese JSP, aveva lavorato con lui a questo progetto di album, prima della sua morte, gli rende così omaggio con la pubblicazione di un doppio CD, appena nove mesi dopo la sua scomparsa avvenuta l’8 giugno 2023. Quando viveva ad Oakland negli anni Settanta, ha conosciuto Joe Louis Walker che ha prodotto il suo primo album, “Always Hot”, per l’etichetta inglese Special Delivery. Otis Grand sembrava allora essere uscito dal nulla, si è fatto rapidamente conoscere oltre-Manica, divenendo una vedette del circuito britannico ed europeo. La sua prima collaborazione artistica con John Stedman è stata per un album di Guitar Shorty. Otis era il band leader ideale per supportare Shorty che suonava del vero blues, non del blues commerciale o del blues rock, come piace ricordare al patrone della JSP. In seguito è venuta la collaborazione con Phillip Walker, leggenda del blues texano con un tocco di Los Angeles. E poi ancora con Joe Houston, che ha praticamente inventato il sax tenore honking.

Essenzialmente, questo doppio è composto da un Live e da session al fianco di Joe Louis Walker, Guitar Shorty, Phillip Walker, Rosco Gordon e Robert Ward. Il primo disco (undici tracce) è frutto di un passaggio inglese del 1989, quando era in cartellone al primo Burnley Blues Festival. Ispirato, alla testa di una band compatta, Grand regala un set swingante, con una rutilante sezione fiati. La scaletta è composta da originali e riprese, come da Big Joe Turner, “Jump For Joy” con un piano ariosa o una “Woke Up This Morning” di B.B. King.

Sul secondo CD, “Collaborations & Rarities”, che conta diciassette brani, tra cui diversi inediti, possiamo ascoltare Otis e gli artisti assieme ai quali ha inciso per JSP tra il 1992 e il 2001. Joe Louis Walker con un brillante stile di chitarra con effetto eco, Joe Houston, in stato di grazia, col suo sax tenore in una versione stupefacente di “Camilla’s Hop”, la chitarra fluida e incandescente di Phillip Walker in “Insomnia”. E ancora il solido assolo di chitarra di Guitar Shorty nello strumentale “Hot & Saucy”, Rosco Gordon col suo piano pieno di swing in una versione ruspante di “Cheese & Crackers”, Jimmy “T99” Nelson in piena forma su “I Want A Big Fat Mama”. Poi, con altri titoli sparsi, estraiamo soprattutto un Otis Grand brillante che interpretata una versione inattesa di “Lookin’ Good”, proveniente dagli archivi di Pascal Delmas, batterista e organizzatore di tour francese. Infine, il compianto Robert Ward interpreta tre brani, tra cui il magitrale, soulful, “Strictly Reserved For You”. Le due chitarre dialogano tra loro in una versione strumentale di spessore di “White Fox”. In breve, questo doppio costituisce senza dubbio il nec plus ultra della troppo corta carriera discografica di un artista dai molteplici talenti e sfaccettature. Del tutto raccomandato.

Philippe Prétet


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