Con la scomparsa lo scorso 10 aprile del cantante e chitarrista Jimmy Dawkins, il West Side Blues di Chicago ha perso, oltre ad un grande uomo, anche l’ultima luce in grado di alimentarlo fattivamente in questo XXI° secolo. Infatti, data la latitanza di volti nuovi all’orizzonte ed in considerazione del fatto che Magic Slim ci ha lasciati il 20 febbraio 2013, e che il protrarsi dell’assenza dalla scena musicale di Otis Rush, il rischio che quel blues intriso di note fluide, talvolta strizzanti l’occhio al jazz e con quei fiati presenti ma mai invadenti, possa scomparire si fa sempre più vicino al punto da rendere molto meno profetica l’affermazione in apertura. Meno male che dei tre bluesmen suddetti e del particolare modo che avevano di intendere il blues, ci rimangono, almeno, sia le immagini sonore che quelle visive regalateci durante gli ultimi 25 anni, con cui hanno reso concrete quelle emozioni di cui scrivemmo ed ora qui scriviamo.
Marino Grandi
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