Dick Earl - Get Up Off The Ground

I Dick Earl Electric Witness sono una band proveniente dallo Utah, guidati da Dick Earl, che ha conquistato il terzo posto all’International Blues Challenge del 2023 a Memphis, guadagnando una meritata notorietà: dopo l’ottimo omonimo album di debutto, li ritroviamo a distanza di un anno con “Get Up Off the Ground”, che fin dalle prime note della title track trasuda l’intensità espressiva che caratterizza la band. Guidata dall’armonica del carismatico e poliedrico Dick Earl Ericksen, la sezione ritmica vede i figli i Isaac e Maria, rispettivamente al basso e batteria, mentre il quartetto è completato dalla chitarra di Thomas Anderson. La successiva “Black Lines and White Crosses” cambia marcia decisamente con un’atmosfera vivace e quel rullante persistente che sembra portarci lungo un viaggio on the road: una sensazione che ritroviamo anche nella strumentale “I Hear You Callin”, in cui le sonorità sognanti proposte dalla chitarra sembrano incunearsi perfettamente fra le note del contrabbasso. Il blues si colora di soul e di funky con la dinamica “Once Again”, arricchita dalla sezione fiati e dai cori, e poi con “Eggs”, quasi un brano da jam band, che si caratterizza per il suo groove giocoso e creativo.

In “Wishin’” siamo in pieno classic rock, una sorta di ballata che cresce di intensità e appare subito familiare, mentre “Sarah” regala quell’easy listening di qualità, che iniziamo a cogliere pure in “Left Standing”, traccia che però si sviluppa poi in un gospel sorprendentemente trascinante. Uno dei momenti più dinamici dell’album è “The Vineyard”, che rivela progressivamente il suo carattere latino, con richiami al miglior Santana e i due fratelli in gran spolvero sulla ritmica. Un ulteriore prova della versatilità del gruppo è offerta da “On Her Heart”, perfettamente bilanciata tra ballata, fraseggi R&B, e gli assoli di chitarra e armonica che emergono fluidi in ogni passaggio. Con l’acustica “Into the Fire” concludiamo il nostro viaggio ritornando alle radici del blues, con i tratti ipnotici che l’armonica riesce a fare emergere dall’inizio alla fine del brano. La dimensione “familiare” dei Dick Earl Electric Witness appare quanto mai efficace, con un affiatamento che emerge prepotente: l’armonica di Dick trova sempre le modalità appropriate per inserirsi in ogni pezzo, valorizzandolo con i suoi colori. La band coniuga un’indubbia abilità tecnica che gli permette di costruire molteplici sonorità ma soprattutto di fare emergere quell’emozione e quell’autenticità che ricerchiamo ogni volta che mettiamo un CD nel nostro lettore.

 

Luca Zaninello

 

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