E’ difficile trovare un difetto a questo ultimo album della Anthony Paule Soul Orchestra. Anthony Paule, chitarrista, autore e leader del gruppo, segue un metodo implacabile per incidere ottimi dischi di Soul, Soul-Blues se volete: ottimi musicisti, una produzione saggia e conscia di quale risultato finale si voglia ottenere, e un grande cantante. Se seguite Paule non vi sarà sfuggito che nella Soul Orchestra hanno cantato i compianti Wee Willie Walker e Frank Bey, e piu’ recentemente la cantante Terri Odabi. Tutti e tre cantanti straordinari. E chi li sostituisce in questo disco, Willy Jordan, ex Elvin Bishop e ex John Lee Hooker, occasionalmente batterista, non è affatto da meno. La Soul Orchestra, dodici musicisti in tutto perche’ per suonare il Soul ci vogliono almeno due sassofoni, trombone e tromba e i background vocalists, è perfetta per misura e tono, con l’Hammond di Tommy Lufrano che amalgama il suono incessantemente.
Ma in questo “What Are You Waiting For?” (Blue Dot Records) il faretto e’ puntato, come giusto che sia, su Willy Jordan che inanella almeno quattro performance davvero straordinarie, “One Way”, il blues “You’re somebody else’s baby too”, “Where is justice” e “Bruised”. Arrangiamenti godibili, assoli millimetrati, in questo disco oltre alla capacita’ di suonare musica Soul, c’è anche una profonda conoscenza della musica Soul e Blues degl’anni Sessanta e Settanta. I risultati non si ottengono per caso: Paule e la sua Soul Orchestra hanno inciso un altro disco eccellente, che chiunque ami la musica Soul apprezzerà appieno. E a questi livelli non c’è nemmeno bisogno di trovare rifugio in qualche standard di sicuro appeal, difatti le canzoni sono tutte originali. Jordan conclude in bellezza con un fantastico pezzo di Christine Vitale (moglie di Paule), “After a while”, che ha scritto anche “You’re somebody else’s baby too”. Troppo bravi.
Luca Lupoli
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