Inizio col botto per la tournée italiana di Pastor Ron, che dopo la prima data è proseguita Domenica 9 Dicembre al Teatro Gregorianum di Milano: l’esuberante pastore, con una formazione quasi del tutto rinnovata, ha nuovamente entusiasmato il numeroso pubblico (che ha fatto il quasi tutto esaurito) con la sua consueta performance trascinante.

A differenza delle ultime volte che lo avevamo ascoltato, l’inizio Il concerto è iniziato con un richiamo ai ritmi tribali dell’Africa nera, richiamo alle origini sia per tutti loro, musicisti di colore, ma pure per la musica stessa che tutti noi amiamo: questo lo hanno voluto sottolineare anche nel loro abbigliamento, con i colori sgargianti che spesso accompagnano le popolazioni africane.

Foto di Ettore Beltramme

Successivamente siamo entrati nel consueto repertorio gospel, spiritual, rhythm & blues, per un continuo alternarsi di emozioni, che passavano dalla preghiera alla gioia: come sempre i cantanti sono spesso scesi dal palco per passare in mezzo al pubblico, già coinvolto nel battere le mani oppure in piedi a danzare e muoversi in sintonia con il resto della band. Non sono mancati alcuni classici del suo repertorio, come l’intensissima “Total Praise”, piuttosto che il brano in cui le altre tre voci si sono alternate in un rapidissimo scambio che ha ancora una volta sottolineato il talento e l’affiatamento dei cantanti. Verso la fine ci sono stati dei momenti per dei doverosi omaggi, prima di tutto alla regina, ovvero Aretha Franklin, con dei brevi accenni ai suoi hit più famosi, per ricordare poi Michael Jackson, Prince e Whitney Houston, incredibilmente ricordata dalla splendida voce di Myisha Godfrey. Finale in costante crescendo, con l’immancabile bis di “Happy Day”, per ritrovarsi poi tutti nel foyer del teatro a incontrare i sette musicisti, come sempre disponibili. Oramai Pastor Ron ci ha abituato veramente bene e quindi non possiamo che invitarlo e attenderlo da noi anche l’anno prossimo.

 

 

Luca Zaninello

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