L’energia di Walter Trout sembra essere inesauribile: la vitalità del chitarrista, “un sopravvissuto” come lui stesso si definisce (dopo il trapianto di fegato di alcuni anni fa) è confermata dalle continue tournee che, dopo il successo in Australia, lo porteranno negli USA e in Europa nei mesi a venire. Ma è soprattutto il recente “Broken” che testimonia l’eccellente vena creativa di Trout, dimostrando che l’età non è un ostacolo per realizzare un album potente, che sa emozionare fin dal primo ascolto. E non potrebbe essere diversamente con la title track di apertura, che lo vede in compagnia di Beth Hart, cantante superlativa che qui si offre con tutta la passione che la caratterizza: la voce cruda di entrambi si intreccia con i robusti assoli di chitarra per creare un’esperienza davvero esaltante. “Bleed”, con il virtuoso dell’armonica Will Wilde, mette in mostra la maestria di Trout nel blues down ‘n’ dirty, mentre ci regalano momenti di introspezione e intensità brani come “Courage In The Dark” piuttosto che lo strumentale “Love Of My Life”, accompagnato dall’arrangiamento degli archi, dal caldo suono del piano Rhodes e da un assolo che fa emergere i tratti più sensibili del chitarrista.

L’ariosa “Talkin’ To Myself” viene è guidata dalla chitarra acustica, che ritroviamo con l’armonica a caratterizzare “Turn and Walk Away”, due tracce molto coinvolgenti nelle quali non mancano assoli di spessore. Sempre l’armonica è protagonista del blues rude di “No Magic (on the street)”, sia nell’intro come nell’assolo, mentre con “Breathe” Walter accenna a qualche venatura country. Di tutt’altro genere è l’ottimo risultato che emerge da “I’ve Had Enough”, un’inaspettata collaborazione con Dee Snider, cantante dei Twisted Sister, quasi una sorta di inno rock blues ad alta potenza; analogamente la trascinante “Heaven Or Hell” tiene alta la temperatura, con il suo testo crudo, quasi parlato, che ripete We get what we deserve (otteniamo quello che ci meritiamo).

Ad esso segue la delicata “I Wanna Stay”, scritta insieme alla moglie Marie, che ci regala un’atmosfera decisamente rilassata che precede il toccante finale, “Falls Apart”: qui le ricche armonie della chitarra accompagnano il testo che intreccia storie di lotte personali e disordini sociali, in un viaggio attraverso gli alti e bassi della vita. L’energia dell’album è palpabile dall’inizio alla fine, esprime tutta la passione di Walter Trout che continua a regalare emozioni: con brani di notevole spessore, che parlano di temi che fanno riflettere e soprattutto una sincerità espressiva che continua a caratterizzare la sua musica.

Luca Zaninello

 


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