Ally Venable - Il Blues Magazine

Nonostante i suoi soli 23 anni, Ally Venable ha già condiviso il palco con numerosi grandi musicisti, pubblicato ben cinque album e si presenta con la freschezza e l’entusiasmo giovanile che ritroviamo nel suo ultimo progetto: “Real Gone” conferma la giovane chitarrista texana come una delle realtà più valide nel panorama rock blues internazionale. La title track d’apertura cattura l’ascoltatore con la sua chitarra aggressiva e la voce che, pur non avendo la personalità forte di tante blues women, si amalgama molto bene con il suo sound; la successiva “Going Home” ha quasi un’ispirazione ipnotica nel cantato, che ben si alterna con i suoi assoli. La temperatura ritorna altissima con il riff coinvolgente di “Justifyin”, dove Ally urla la sofferenza che troppo spesso pervade il mondo senza motivo: la sua denuncia emerge ancora fortissima in “Kick Your Ass”, un atto d’accusa nei confronti di un ex amante, che vede un grande lavoro di chitarra, la cui intro richiama il fraseggio di “Had to Cry Today” dei Blind Faith.

“Don’t Lose Me” ha quella spolverata di ryhthm & blues grazie all’aggiunta della sezione fiati, mentre la voce di Ally si esprime al meglio in “Hold my Ground”, perfetto per la sua estensione, come pure in “Any Fool Should Know”, uno slow che sembra tagliato su misura sulle sue caratteristiche canore, di nuovo ben supportato dai fiati e dalle tastiere di Mike Rojas. Nell’atmosfera vagamente onirica di “Gone so Long” la chitarra crea gli arpeggi che caratterizzano la ballad sulla quale la Venable sviluppa poi un assolo sempre molto intenso. L’apertura acustica di “Blues is My Best Friend” è un altro esempio della versatilità della ragazza, che dalle sonorità tradizionali sviluppa il suo fraseggio elettrico con la giusta autorevolezza.

La sua voce trasuda passione nella splendida “Broken & Blue”, arricchita dalla chitarra di Joe Bonamassa, che ha sempre una marcia in più in ogni suo intervento: non sembrano affatto esistere 64 anni di differenza fra lei e il leggendario Buddy Guy, che duettano magnificamente in “Texas Louisiana”, una vivace composizione vivace e appassionata. La chiusura è giustamente lasciata nel nome del blues con “Two Wrongs”, che conferma in toto le qualità della chitarrista: Ally suona la chitarra con creatività, è brillante dal punto di vista compositivo e nella sua voce riesce a trasmettere quel sentimento che la rende una musicista di talento a tutto tondo.

Su etichetta Ruf Records.

 

Luca Zaninello

Category
Tags

Comments are closed

Per la tua grafica

Il Blues Magazine
GOSPEL & SPIRITUALS 2024